SCELTE DI GIOCO NELLA PALLAVOLO MASCHILE 1

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Sintesi (con alcuni arrangiamenti) tratta dalla tesi di laurea specialistica in “Scienza e tecnica dello sport”

del Prof. Vincenzo TARASCIO

PREMESSA: ASPETTI COGNITIVI

La pallavolo fa parte degli sport di situazione.

In queste discipline si evidenzia una motricità a prevalente determinazione tattica. La prestazione è determinata dalla capacità di adattamento della tecnica a situazioni indeterminate e non predefinite che variano continuamente in tempi brevissimi e che l’atleta deve fronteggiare con risposte motorie adeguate, con la massima rapidità e precisione possibile.

I giocatori devono confrontarsi di continuo con fattori di vario genere:

gli attrezzi di gioco ed i loro movimenti;

l’obiettivo da raggiungere;

i compagni di squadra, gli avversari ed i loro spostamenti;

lo spazio entro il quale si gioca , il tempo di gioco;

i vincoli posti dai regolamenti, le varie condizioni esterne (luce, caratteristiche del terreno di gioco le condizioni atmosferiche);

gli influssi di vario genere esercitati dai comportamenti arbitrali, dagli spettatori, ecc.

Tutto ciò presuppone continui processi di presa, elaborazione e memorizzazione di  informazioni.

Il giocatore quindi, prima di compiere un gesto tecnico, deve inserire nella sua mente una serie di dati (input) e dalla loro elaborazione ne scaturisce un progetto (output) che dà luogo all’esecuzione motoria più consona alla soluzione del problema.

Pertanto più il suo pensiero è ricco di “operazioni mentali”, maggiore è la probabilità di trovare soluzioni di gioco efficaci.

Nella realtà non c’è però una netta separazione tra processi percettivi, cognitivi e motori; non esiste una gerarchizzazione sequenziale del tipo: prima osservo, poi comprendo e poi eseguo… quindi il giocatore ripete tali operazioni mentali in modo iterativo, passando dall’osservazione della situazione di gioco contingente al confronto di quanto ha osservato con le proprie conoscenze tattiche in proposito, fino alla scelta dell’azione più pertinente e così via.

Dunque il comportamento tattico è uno dei fattori che caratterizzano i giochi sportivi ed il complesso degli sport di situazione.

In tali attività, il comportamento di ciascun contendente, o meglio di ciascun giocatore, ha sempre un fondamento tattico, poiché costituisce in ogni caso il risultato di una scelta, tra una serie più o meno vasta di possibili soluzioni del problema motorio che si pone in un determinato istante di gioco.

 

ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA PALLAVOLO

 Nella pallavolo, sport con caratteristiche oculo-mnestiche-gravitazionali (definizione del prof. Pittera), gli elementi precedentemente menzionati rivestono un’ importanza primaria per i seguenti motivi:

 

  • la superficie ridotta del campo da gioco e la sua suddivisione, determinata dall’organizzazione tattica del gioco, costringono l’atleta ad operare in uno spazio d’intervento relativamente ristretto;

 

  • la pressione temporale, determinata dalle caratteristiche della traiettoria e dalla velocità della palla, obbliga l’atleta ad effettuare spostamenti in brevissimi lassi di tempo;

 

  • la fase d’intercettazione e di cambio di direzione (o smistamento) dell’attrezzo sono coincidenti essendo la pallavolo uno sport basato sul rimbalzo della palla.

 

Inoltre, ogni azione fa parte di una sequenza temporale di situazioni, per cui è sempre possibile riconoscere, rispetto al momento considerato, un  PRIMA- DURANTE – DOPO.    

Diventa quindi importante l’anticipazione della situazione, la rapidità di decisione e la precisione tecnica.

Pertanto  nel pallavolista i processi attentivi devono essere estremamente modulabili, in special modo al palleggiatore è richiesto di possedere questa caratteristica in modo molto più accentuato degli altri compagni di squadra.

Infatti, deve essere in grado di trattare nello stesso istante e con rapidità molte informazioni.

 

STRUTTURA  DEL GIOCO DELLA PALLAVOLO

 Il gioco della pallavolo si sviluppa secondo una struttura ben precisa suddivisa in due fasi principali, RICEZIONE/PUNTO e BATTUTA/PUNTO ed una sottofase rappresentante l’insieme delle azioni che realizza una squadra per neutralizzare e contrattaccare, a sua volta, il contrattacco dell’’avversario.

Nelle puntate che seguiranno verranno presi in considerazione i criteri di scelta nella costruzione del gioco utilizzati da palleggiatori di alto livello  nella fase RICEZIONE/PUNTO.

 Un’idea dell’importanza di questo ruolo ( PALLEGGIATORE ) la si può avere già semplicemente considerando il numero di azioni a cui esso partecipa: studi condotti sui modelli prestativi, in diversi livelli di qualificazione, sia nel settore maschile che in quello femminile (Mencarelli – Paolini), consentono di quantificare il numero di attacchi, su alzata dell’alzatore, in un range compreso tra il 92% ed il 97% delle azioni di primo attacco per il cambio palla, ed in un range compreso tra il 46% ed il 61% delle azioni di contrattacco.

 

 

…/…  segue alla prossima puntata