L’UTILIZZO DEL PALLEGGIO IN FASE DI RICEZIONE, DIFESA O APPOGGIO ( primo tocco ).

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LA RICEZIONE

E’ indubbiamente il primo fondamentale nella fase del cambiopalla ed è quindi necessaria una particolare attenzione nella formazione dei giovani atleti, nonché una particolare costanza negli allenamenti specie in quelli pregara.

Dall’esecuzione ottimale di questo gesto, dipendono le azioni successive per ottenere il cambiopalla ed è anche la miglior cartina tornasole per valutare la capacità di concentrazione di una squadra.

Gli obiettivi di una buona ricezione sono quelli di non subire il punto e di conseguenza cercare la miglior precisione possibile nel passare la palla.

Nel settore maschile solitamente ormai, specie ad alto livello, il servizio float viene ricevuto a due giocatori in modo da ridurre le “zone di conflitto” mentre sul servizio salto-float solitamente ne vengono impegati tre e sul salto in Top-Spin spesso anche quattro ( inserimento dell’opposto).

Da rammentare che la qualità del fondamentale di ricezione non è legata solo alla tecnica individuale del singolo giocatore, ma anche al suo rendimento mentale, tenendo presente che con le attuali regole di gioco, i parametri di tolleranza sono certamente maggiori rispetto al passato.

Focalizzando maggiormente la precisione a scapito della perfezione tecnica del gesto, ha gradualmente inizio l’utilizzo del palleggio anche in fase di ricezione, di difesa e/o di appoggio incentivando così maggior velocità in fase di costruzione per la fase cambiopalla o/e punto.

 

 

Per gli atleti di giovane età, sarebbe bene allenare entrambi i sistemi di ricezione ( bagher / palleggio ) per poi avere la possibilità futura di decidere quale dei due da loro maggior sicurezza ed efficacia.

Essendo stato introdotto nei primi campionati giovanili il servizio di sicurezza dal basso, si è dato un notevole aiuto all’applicazione e al miglioramento costante del palleggio di ricezione.

Nello specifico, si ricevono in palleggio i servizi float e salto-float per i quali, partendo da una posizione più avanzata è possibile, anticipando lo spostamento,  disporsi in posizione frontale rispetto alla traiettoria della palla.

Spesso è una soluzione di emergenza per correggere una errata posizione preventiva o un servizio imprevedibile.

Chiaramente tale gesto tecnico, rispetto al palleggio didattico d’alzata, andrà eseguito cercando un maggior tempo di contatto e una maggiore rigidità delle dita.

Ricapitolando la corretta posizione per effettuare la ricezione in palleggio è:

Seguire gli aspetti tecnici del palleggio in generale;

Tempestività nella scelta di questa tecnica;

Tenere in campo una posizione di partenza più avanzata;

Avere le dita un po’ più rigide;

Avere maggior tempo di contatto con la palla;

Frontalità rispetto alla traiettoria della palla;

Ricerca sugli arti inferiori la maggior stabilità possibile.

 

DIFESA E APPOGGIO

Da tempo si dividono le aree che circondano il nostro corpo in relazione all’arrivo della palla in quattro fasce: A – B – C – D

LA FASCIA A  è quella che sta davanti a noi, e che comporta una caduta o uno spostamento dei piedi per andare a gestire la palla.

LA FASCIA B  è quella all’altezza dei fianchi o delle ginocchia.

LA FASCIA C  è quella relativa all’utilizzo del bagher laterale nella zona del busto.

LA FASCIA D  è quella che va dal capo in su.

 

Proprio quest’ultima fascia è quella di interesse, perché caratterizza gli interventi, sopra il capo, tesi al recupero di palle toccate dal muro, che arrivano particolarmente alte (difesa alta ) o di palle facili da recuperare ma da mandare al palleggiatore nel modo più preciso possibile (appoggio).

Ma sono anche palle che vengono difese in modo istintivo, che arrivano da attacchi imprevedibili, che devono essere recuperate comunque anche in caso di scorretta posizione di partenza.

Sono proprio per le palle difese in questa fascia che gli atleti usano il palleggio, sia per un appoggio preciso che per un gesto istintivo.

 

 

DIFFERENZE TRA MASCHILE E FEMMINILE

Succede spesso che osservando una partita di pallavolo femminile, non si riesca a vedere neppure una ricezione in palleggio, mentre è decisamente usata nel settore maschile a tutti i livelli.

Nell’analisi più attenta del fenomeno direi che i motivi di tale differenza sono sostanzialmente tre:

Nel volley femminile con la rete più bassa le traiettorie dei servizi float sono più tesi e insidiosi e le parabole sono meno accentuate aumentando così notevolmente le difficoltà del palleggio di ricezione.

Le ragazze hanno meno facilità di spostamento del corpo e quindi più difficoltà nella ricerca della frontalità rispetto alla palla e con il bagher si puòo colpire la palla più in basso e intervenendo lateralmente.

La pallavolo maschile è decisamente più fisica rispetto a quella femminile. Tutto ciò fa sì che la tecnica nel settore femminile assolutamente prevalga rispetto a quella maschile.

 

In conclusione, ritengo molto importante che noi allenatori, senza minare quelle che possono essere le sicurezze e certezze dei nostri giocatori, proviamo a far conoscere queste possibilità tecniche e proviamo ad allenarle per dare più possibilità d’esecuzione.

(Bruno Curto)