CHIANCHIA VOLLEY LANGHE TUTTO COME PREVISTO, MA…

CHIANCHIA VOLLEY LANGHE – ARTIVOLLEY  0-3 (15-25 / 18-25 / 22-25)

CHIANCHIA VOLLEY LANGHE: A. FINOTTO, M. MACAGNO, M. LOMBARDI, M. CASALE (cap.), E. BEDINO, F. CURTO, F. PASCHETTA, F. SAROTTO, M. DOMINICI, S. LERDA, R. PANSA, VIGNALE ERIK.

ALLENATORE: B. CURTO

DIRIGENTE: F. TERNAVASIO

 

Indisponibili il capitano F. Monasterolo per l’infortunio di sabato scorso ad Asti e G.L. Serra febbricitante, le diagonali di partenza per il Volley Langhe sono: Macagno al palleggio con Pansa opposto, Curto e Paschetta al centro, capitan Casale e Bedino le bande, Lerda libero.

La prevista sconfitta è arrivata inesorabile contro una formazione costruita per il salto di categoria che se già lo scorso anno era forte, quest’anno si è ulteriormente rinforzata.

In tali circostanze ci si guarda negli occhi e se l’inferiorità tecnico-fisica è rilevante, è doveroso esprimere quel coraggio sfrontatamente irriverente che dovrebbe seppure parzialmente, mascherare il più possibile l’evidente divario.

Parafrasando significherebbe in parole povere “ giocare con grinta “ ciò che in questa circostanza non è avvenuto in diversi interpreti, andando così a minare quello spirito di gruppo che dovrebbe essere caratteristica fondamentale per uno sport di squadra come la pallavolo.

Nei primi due set un Volley Langhe subisce le bordate avversarie lasciando presagire una disfatta totale e solo alcuni errori di troppo degli avversari permettono di ragranellare il misero bottino di 15 e 18 punti.

Nel terzo e ultimo parziale, invertita la posizione dei due centrali, i biancoverdi Lamorresi lottano con più coraggio portandosi anche in vantaggio per poi comunque cedere 22-25.

Ora ci sarà il turno di riposo, periodo nel quale sarà necessario rivedere alcune situazioni specialmente in fase di ricezione, fondamentale maggiormente imputato per la debacle di questa giornata.

Certamente continua la lotta senza sosta per ottenere quella salvezza prefissata come obiettivo ad inizio stagione e questa sosta, oltre ad essere una ottima opportunità di lavoro in palestra, dovrà essere un importante momento di umile riflessione.

E’ il gruppo che vince o perde;  il singolo da solo non risolve nulla, ma è determinante solo se è parte integrante del gruppo stesso.