L’efficacia delle azioni tecniche di gioco nella pallavolo moderna, è in gran parte
da attribuire all’anticipazione.
In ragione di questa mia personale convinzione, ho nel tempo cercato di comprenderne i processi che la costituiscono e, con una nota inflessibile costanza, ho da sempre cercato di inculcarla nella mentalità agonistica dei miei giocatori.
Qui, in questo spazio, cerco di scomporre al meglio il concetto di anticipazione al fine di promuoverne l’assimilazione per chi lo ritenesse utile o anche solo per chi lo considerasse di interesse.
La pallavolo è da considerare uno sport particolarmente rapido, le cui specificità sono il contatto con la palla e la velocità delle traiettorie che la stessa assume nel breve passaggio che va da un campo all’altro.
Avendo ben presente che la distanza che passa tra ogni atleta e il suo avversario mediamente non è mai superiore ai 10/15 metri e che la palla può raggiungere velocità variabili fino a 90/100 km. orari, ecco allora che l’anticipare diventa di fondamentale importanza in tutti i gesti tecnici: servizio, ricezione, attacco, muro, difesa.
Per questa ragione proprio come se si giocasse sulla scacchiera, il servizio deve anticipare l’eventuale spostamento della ricezione e altrettanto un difensore deve anticipare l’azione dell’attaccante che a sua volta deve anticipare l’azione correlata tra muro e difesa dell’avversario…. e così via.
Questa tipologia di tattica è applicabile se a priori ci sarà un attento studio dei movimenti e atteggiamenti che in genere, a seconda delle diverse teorie, avvengono in campo, nonché delle traiettorie percentualmente più percorse dal pallone.
In fase di allenamento, segnalo che l’anticipazione è un aspetto che non migliora soltanto con le solite ripetute di azioni di gioco, ma determinante è la competizione che costituisce sempre quella maggiore esperienza utile a discriminare e riconoscere nell’avversario un gesto rispetto ad un altro e a produrne di conseguenza le contromosse più efficaci.
Il tutto insomma, in relazione a questi aspetti, è ciò che con le parole “ quello sa leggere bene il gioco “ di solito gli allenatori definiscono i migliori giocatori avversari.
Sulle labbra di tutti gli addetti ai lavori compaiono sempre le parole: la pallavolo è uno sport di situazione quindi bisogna sempre adattarsi alle circostanze…
Aggiungerei per completezza che ogni giocatore riceve moltissimi stimoli ai quali dare la giusta risposta in brevissimo tempo, pertanto, principalmente deve essere concentratissimo per ogni evenienza anche tenendo presente che, nel settore maschile, ogni azione di gioco ha una durata media di 7 secondi.
Di conseguenza, ogni giocatore deve sapersi spostare rapidamente con:
ATTENZIONE LARGA O DIFFUSA O AMBIENTALE
Attenzione rivolta alla visione del campo, del movimento degli avversari e dei compagni di squadra
ATTENZIONE SELETTIVA
Attenzione rivolta alla visione della palla (traiettorie della palla), del giocatore portatore di palla o costruttore di gioco
( palleggiatore ) e di quello che la intercetta sia in fase di difesa che di attacco.
Migliorare il passaggio dall’attenzione larga a quella selettiva nel minor tempo possibile, crea nei giocatori lo stimolo necessario e la reazione per anticipare l’azione dell’avversario e quindi sfruttare al meglio la velocità di gioco come determinante e performante risposta di sorpresa.
La velocità di reazione è certamente maggiore per coloro che effettuano un elevato numero di competizioni e che sanno come rispondere più rapidamente alle situazioni di gioco, perché sono capaci di anticipare la tecnica e la tattica dei loro
avversari.
L’anticipazione mentale facilita la performance in un’azione riducendo il numero di scelte e di decisioni che devono essere prese, ciò aumenta la possibilità di adattamento alle diverse situazioni di gioco.
D’altro canto la difficoltà nel scegliere e decidere rapidamente è certamente imputabile ad una scarsa:
valutazione della probabilità di avvenimenti possibili;
valutazione della probabilità di avvenimenti che possono giocare un ruolo
importante nella determinazione della velocità delle reazioni avversarie che seguiranno l’anticipo del nostro gesto tecnico.
Ciò vuol dire anticipare l’azione scegliendo un gesto tecnico particolare, in funzione dell’azione che si ripete durante una gara e le cause che questa decisione determina.
L’efficacia dell’anticipazione è condizionata quindi dalla lunghezza del tempo prima della risposta, poiché essa aumenta il livello d’informazione e d’incertezza (Garcia Manso et al. 1998).
Ad esempio nella pallavolo, una delle caratteristiche dei giocatori a muro di fronte ad un attaccante avversario è poter:
calcolare la traiettoria del pallone che lascia la mano del battitore;
osservare la corsa dell’attaccante e a posizione del suo corpo alla fine dell’attacco;
essere concentrato sul braccio/spalla esecutrice dell’avversario;
fare attenzione al contratto del pallone con la mano dell’attaccante.
È quindi necessario procedere ad uno studio dettagliato dell’avversario al fine che i giocatori conoscano le particolarità tattiche della squadra avversaria e le tecniche specifiche di ciascun attaccante e quindi, poter sviluppare una strategia di gioco, aumentando in questo modo le possibilità di successo.
In questo senso, la scuola orientale prima e sudamericana poi, realizza un certo numero di movimenti nell’attacco basati su una varietà di combinazioni che non possono predire l’attacco. E’ ciò che aumenta l’effetto di sorpresa sull’avversario, provando a trovare degli spazi nel muro o un “uno contro uno” che ne favorisce la riuscita dell’attaccante.
Tuttavia sono parecchi coloro che scelgono di “ non osare “ giocando solo a sbagliare meno o ad aspettare l’errore dell’avversario trasformandolo in successo personale nella conseguente compilazione di uno scout che dice sempre e soltanto ciò che vogliono sentirsi dire: la santa percentuale
Nello sport le situazioni ed i movimenti possono portare a produrre una risposta erronea, quindi ( per molti ) più la risposta è semplice da realizzare da parte del giocatore, più sarà grande la percentuale di successo dell’anticipazione.
Di conseguenza l’anticipazione nella pallavolo è presentata ( ammesso che venga nominata )come un fattore chiave del miglioramento della rapidità delle operazioni specifiche, ma molto rischiosa e quindi da sfruttare solo occasionalmente.
Nello specifico la pallavolo è uno sport dove è necessario colpire la palla o controllarla in un movimento continuo e dove è determinante saperne valutare le traiettorie.
Tali traiettorie hanno grande valenza in funzione della lateralità del giocatore e della parabola di volo, perché ogni giocatore ha personali caratteristiche e quindi può trovare più difficoltà con un tipo di parabola rispetto ad un’altra.
Pertanto è necessario impostare un movimento che comprenda:
la valutazione della traiettoria della palla e anticipare il momento in cui si prenderà contatto con essa;
il controllo dei movimenti del corpo;
il controllo del movimento degli arti superiori nel corso dell’esecuzione del gesto tecnico (in alto, il bloccaggio, posizionamento, ecc.).
Per tale ragione, l’anticipazione che possiamo trovare nella pallavolo è legata alla parabola del pallone e allo spostamento del corpo del giocatore per poter realizzare il gesto tecnico più efficace al momento della “lettura”.
Ciò ci conferma che l’abilità fondamentale del giocatore di pallavolo è di assumere in un tempo brevissimo una grande quantità di valutazioni sulla traiettoria e sulla parabola del pallone per, in funzione del tempo di cui dispone, poter realizzare il gesto tecnico che è il più efficace ed appropriato all’azione di gioco.
Per esempio, un giocatore che si trova in ricezione, osserva il giocatore che si trova al servizio sul campo opposto e la prima cosa che deve osservare è la parabola iniziata dal pallone nel momento in cui quest’ultimo esce dalla mano del battitore.
Una volta valutata, eseguirà lo spostamento opportuno per adattare in seguito l’esecuzione tecnica della ricezione. Il giocatore che ha anticipato la traiettoria del pallone per realizzare la ricezione, avrà una maggiore garanzia di successo che se dovesse, al contrario, realizzare degli adattamenti distinti del movimento, poiché non avrà tempo di realizzare il gesto tecnico giusto.
In definitiva, il calcolo della traiettoria di volo del pallone è indispensabile per poter anticipare o ritardare il colpo in funzione delle necessità.
L’effettività dell’attacco non riposa unicamente su questo punto cruciale, ma riguarda anche un altro aspetto determinante che è l’incontro con la traiettoria del pallone, cioè il momento in cui lo si colpisce.
Questo aspetto consiste nell’anticipazione mentale del momento appropriato per colpire il pallone in funzione della sua traiettoria.
Per tale ragione, bisogna coordinare lo spostamento del pallone con i movimenti distinti dell’attaccante.
Per colpire il pallone dunque, si ha necessità di:
anticipare mentalmente la parabola (la traiettoria) del pallone;
anticipare mentalmente lo spostamento del giocatore stesso;
coordinare l’incontro delle due traiettorie nel punto esatto;
coordinare il tempo di realizzazione delle due traiettorie;
anticipare mentalmente il momento per colpire la palla con il gesto tecnico ritenuto (attacco forte, finta, muro, ecc.).
È necessario effettuare ciascuna di queste tappe al fine di evitare gli errori classici del giocatore principiante che non realizza un attacco efficace a causa di:
una rincorsa incompleta;
un incontro non coordinato con la parabola della palla;
un movimento del braccio incompleto, ecc.
Di conseguenza, per poter riuscire a colpire il pallone nel miglior momento con garanzia di successo, il giocatore deve realizzare una percezione, una elaborazione e un’anticipazione mentale del gesto che va a realizzare.
Ecco come allenare il colpo sul pallone fornendo al giocatore un bagaglio di risorse che può mettere in pratica quando si troverà in competizione:
alternare gli spostamenti lento o rapido;
alternare l’attacco anticipato con il colpo ritardato;
alternare la traiettoria della rincorsa d’approccio perpendicolare con la traiettoria diagonale.
Il prossimo articolo che verrà pubblicato ormai nell’imminente anno 2018, visiterà alcuni aspetti del pallonetto come colpo d’attacco.
Bruno Curto